The Marigold

sabato, 12 Dicembre 2009 by

The Marigold: Tajga, impressioni di ascolto.

Inserire il cd dei Marigold nel lettore è come aprire una porta per entrare in un luogo in cui il tempo scorre lento, la forza di gravità sembra quasi non esistere e le immagini si curvano come in preda a lievi campi magnetici.

Fuori dai canoni convenzionali ma assolutamente fruibile grazie alla sua ricerca della semplicità del linguaggio, Tajga è un lavoro importante che forse va oltre l’intenzione degli autori.

Infatti esso è a mio avviso il risultato di tre componenti principali:

Una notevole vena creativa in cui si tralasciano gli schemi classici per imboccare percorsi meno battuti dove da un lato è più facile muoversi, ma d’altro canto, è ugualmente facile perdersi cosa che non accade ai nostri.

Le esecuzioni sono di ottimo livello nonostante la pacatezza generale dell’album che, come è noto, non facilita il lavoro dei musicisti. La “ripetitività” di alcuni parti non preclude una certa freschezza che permane durante tutto l’ascolto dell’album e vorrei segnalare in particolare il lavoro estremamente paziente del batterista Giovanni Lanci.

La produzione a cura di Amaury Cambuzat e Deambula Records riesce tirare fuori un suono che non sembra provenire dal sud Italia ma da tutt’altra regione del mondo, magari nella parte più orientale del nord Europa o dell’occidente intero, che risuona in “Sin”, e comunque lontano dalla maggior marte delle produzioni USA.

L’intervento di Daniele Carretti (Offlaga Disco Pax, Magpie), al piano nella traccia che dà il titolo all’intero lavoro, è semplicemente prezioso e illuminato ed in genere risalta una notevole maturità stilistica, un suono naturale ed equilibrato a differenza del lavoro precedente in cui le basse frequenze prevalevano. Ben suonato, sussurrato, forse anche troppo, manca, a mio avviso di una sola cosa, la lingua italiana ma questo è un fatto di scelte.

TAJGA potrebbe essere steppa, aurora oppure un invito a tacere, una lama che risuona, un ritmo forse. Al primo ascolto l’album sembra lento ma con l’andare delle tracce si abbassa il minimo e si entra in sintonia col disco. Ogni traccia è un piccolo viaggio e bisogna solo svuotarsi le tasche, mettere da parte temporaneamente le proprie cose e lasciarsi condurre in un giro del mondo a bordo di questa musica sussurrata e sostenuta da un ottimo suono di basso tutto merito di Stefano Micolucci.

Tutti i brani sono interessanti come ad esempio “Exemple de violence” che quando smette di cullarti lascia un eco nell’aria come un venticello piacevole d’estate, oppure la maestosa ballad elettrica “Alone” che è il rumore delle onde sul bagnasciuga di una spiaggia sassosa del nord nebbioso della Francia.

Coerente il lavoro sulla grafica a cura di Kain Malkovich.

Sappiate che i soldi per l’acquisto del cd sono veramente ben spesi e che di certo se continueranno questo lavoro i Marigold guadagneranno un posto di primo piano nel panorama musicale europeo.

Se solo la band avesse il coraggio di osare la lingua italiana bella, chiara, in almeno una delle composizioni credo che farebbe il grande salto di livello agli occhi del pubblico nazionale e degli addetti ai lavori, bisognosi, a ragione o a torto, di certi punti fermi.

Ma .. a quando un live a Lanciano?

Per concludere spero di non fare torto a nessuno se faccio una menzione particolare per Marco Campitelli, leader e motore del gruppo, autore della maggior marte dei testi e delle musiche degli ambienti, del sound, delle parti e …mi fermo qui.

Complimenti!

Titolo Album: Tajga

Anno : 2009

Nome Gruppo: The Marigold

Componenti

Marco Campitelli: voices, guitars, 6 string bass, keyboards, violin, bow

Stefano Micolucci: basses

Giovanni Lanci: drums & electronic percussions

plus:

Amaury Cambuzat: guitars, snake guitars, keyboards, vocoder, e-bow, treatments

Daniele Carretti: piano on “tajga”

Produced & mixed by Amaury Cambuzat

Arrangements: Amaury Cambuzaz & Marco Campitelli

Words: Marco Campitelli

Music: Campitelli/Lanci/Micolucci except “tajga”: Campitelli/Carretti

Graphic and paintings by Kain Malcovich

Info: www.themarigold.com

Un Commento a “The Marigold”

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