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Quando il Tg era un appuntamento irrinunciabile

giovedì, 25 Marzo 2010 by

Cari Lamentosi, questa volta vorrei affrontare un tema di attualità. Tutti noi abbiamo visto e sentito i dibattiti legati ai problemi sulla libera informazione nel nostro paese. Non voglio entrare nel merito, perchè ognuno si sarà fatto la sua personale idea, ma quello di cui vorrei parlare oggi è il cambiamento del ruolo del Tg.

Non più di 15-20 anni fa il Tg, soprattutto quello serale, era un appuntamento “sacro”. Ricordo che non c’era possibilità di scampo: alle 20 si guardava il telegiornale e basta. Tutti i bambini soffrivano di noia mortale in quella mezz’ora interminabile, senza minimamente ascoltare ciò che veniva detto e sperando solo che finisse in fretta per vedere qualcosa di meno noioso. Sicuramente anche allora ci saranno stati problemi legati alla veridicità e all’attendibilità delle notizie, nn lo metto in dubbio, ma almeno era un qualcosa di autorevole, un momento di serietà che riuniva e interessava le famiglie italiane.

Oggi, ogni sera a cena, mi ritrovo a cercare di nuovo quell’atmosfera di autorevolezza e invece cosa vedo? Promozioni pubblicitarie travestite da ricerche, sondaggi o inchieste. Le notizie durano circa 10-15 minuti, il resto è nulla. Anzi, in alcuni casi per recuperare tempo le notizie vengono accorpate in blocchi “flash” che parlano sommariamente di cronaca estera o italiana. E poi via a servizi su costumi da bagno, gelato artigianale e quant’altro di più inutile si possa immaginare per 20 minuti.

Ma basta. Ci sono infiniti programmi dove è possibile lasciare spazio a queste cose inutili, perchè occupare anche i Tg? Il telegiornale deve tornare ad essere un momento autorevole, un momento di serietà, uno spunto di discussione familiare. Anche se poi (purtroppo) la qualità e l’attendibilità non dovessero essere delle migliori, ognuno di noi potrà farsi la propria idea consultando altri mezzi di informazione (sul web, sui quotidiani o dove si preferisce), però almeno restituiamo un ruolo a quella mezz’ora di tv!!

Natale: amore e odio

giovedì, 10 Dicembre 2009 by

Cari lamentosi, eccomi di nuovo a porvi una questione sulla quale dare il vostro parere.

Considerando il calendario non potevo evitare di parlare del Natale e di tutto ciò che lo circonda…e mi sembra scontato al punto giusto! Allora, vorrei da voi un parere positivo e uno negativo sul Natale e mi raccomando non fate i disfattisti dicendo solo che odiate alberi, presepi, regali e quant’altro…ci sarà pure un aspetto positivo! A voi il compito di scovarlo!

Per me quest’anno l’atmosfera natalizia è meno pesante del solito. Ho apprezzato molto il fatto che negozi e tv abbiano aspettato un po’ prima di tartassarci, almeno così quando arriverà Natale non saremo già stufi da mesi di jingle bells. Come aspetto negativo purtroppo c’è sempre il ricordo di come era bello quando si era bambini e di come invece adesso sia un po’ vuoto, con famiglie sempre meno numerose.

Cari miei, a voi la parola.

Questa volta è una riflessione

giovedì, 28 Maggio 2009 by

La LamentosaDopo una lunga assenza torno a proporvi un tema sul quale esprimere la vostra opinione. Questa volta non mi sento di dire che la mia è una lamentela, ma piuttosto un’amara riflessione che voglio condividere con tutti quelli che si trovano o si sono trovati in una situazione simile.

Avete presente quando, all’improvviso, mentre state parlando con qualcuno o magari mentre leggete o ascoltate qualcosa, scatta un meccanismo che vi isola immediatamente dal resto? L’audio si spegne…le persone appaiono lontanissime… e voi riuscite solo a pensare ad una cosa: “MA IO, CHE CI STO A FARE ANCORA IN QUESTA SITUAZIONE? Intorno a me c’è un mondo che va velocissimo e io invece rimango sempre ferma allo stesso punto”.

Inadeguatezza? Amarezza? Insoddisfazione? Non so bene come definirla, perchè in realtà è una sensazione che racchiude diversi stati d’animo e soprattutto può accadere in relazione a diversi argomenti: amore, lavoro, famiglia, società e molto altro.

E voi?

Pensate di essere su quel treno o lo rincorrete senza mai raggiungerlo?

Da oggi "lamentele tematiche"

giovedì, 12 Febbraio 2009 by

Cari Lamentosi, credo che la fase sperimentale dedicata alla lamentele a tema libero possa lasciare spazio ad una fase successiva, quella delle lamentele a tema.

Vi indicherò di volta in volta un tema su cui scrivere, cercando così di spaziare su diversi argomenti. Non disperate però, ogni tanto vi lascerò sfogare liberamente lanciando il tema delle lamentele libere.

Seguite il rosa… 😉

(Ah, a proposito del “rosa”, ringrazio pubblicamente Gianluca per aver scelto questo colore per identificarmi…Caro Gianluca, credo che sia in assoluto il colore che odio di più!…E sono La Lamentosa mica per niente!)

Cià

La Lamentosa

sabato, 1 Novembre 2008 by


Bene, a me è toccata la parte negativa, quella delle lamentele!

Vorrei che questo spazio fosse un modo ironico per liberarsi da quelle piccole cose che ogni giorno ci danno fastidio e che, se condivise, riusciranno anche a farci sorridere.
Generalmente la necessità di lamentarsi è talmente irrefrenabile che anche gli aspetti positivi, che normalmente dovrebbero essere apprezzati e messi subito in vetrina, vengono lasciati da parte. Perché? Semplicemente perché le notizie positive non provocano una reazione abbastanza forte negli ascoltatori, o almeno non quanto quelle negative. Lamentarsi…sempre e comunque. Se ci fate caso è una di quelle cose delle quali nessuno può fare a meno. E’ una necessità, è come un riflesso condizionato, come sbadigliare o sbattere le ciglia. Nessuno riesce a sottrarsi a questa indescrivibile voglia di far sapere al mondo che non si sopporta questo o quello. Il problema è che nessuno si fa mai una domanda tanto semplice quanto inutilizzata: ma…interessa a qualcuno? La risposta di solito è no, ma in questo caso voglio che sia SI’!